Cowgirls, le donne nel vecchio, lontano west.
Hollywood le ha sempre mostrate belle, audaci, sexy, ma molto probabilmente, nella realtà, la loro vita era ancora più dura di quella degli uomini.
Molti i film, i racconti, le leggende su Calamity Jane, la prima donna pistolero, in realtà, non una grande bellezza e, leggendo la sua biografia, neanche un modello di vita esemplare, ma il mito di Calamity rimane.
Nel lontano, vecchio West,
i compiti della donna, come in tutte le società rurali, erano spesso legati alla cura della famiglia ed erano perciò fondamentali nel garantire l’esistenza e la stabilità di essa. Lavorare, cucinare, cucire, e inoltre, procurare cibo, cavalcare, guidare le mandrie o difendere casa in assenza degli uomini erano le attività che riempivano le durissime giornate delle donne del West.
C’era poi la categoria delle donnine da saloon, sempre presenti nei film di genere western: bellissime e sensuali!
Ballerine, cantanti, prostitute, sempre con una gran parlantina e un caratterino tutto pepe che permetteva loro di tener testa a feroci ricercati o all’eroe bello e buono di turno.
Ma la realtà era molto diversa: sfruttate, malpagate, ed etichettate a vita, nel loro destino erano spesso presenti malattie ed alcolismo.
Le cose iniziarono a migliorare un po’ con l’avvento degli Show itineranti e dei Rodeo, spettacoli in cui le donne erano spesso attrazioni importanti soprattutto per le acrobazie a cavallo. Ancora oggi in alcune discipline Western, donne e uomini gareggiano insieme in squadra, e le doti di maggiore agilità femminili sono molto apprezzate.
Dovendo scegliere fra realtà e leggenda, su “Sensi & Seduzioni” optiamo per la fantasia e le cowgirls preferiamo immaginarle così:
